abiti
Il nostro storico ennese Rocco Lombardo, durante un gradito incontro con Antonella Castagna, allora presidente del Gruppo, interrogato sul modo di abbigliarsi degli abitanti di Enna tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento rispondeva: “La massara di Sanfratello per prestanza, quella di Castrogiovanni per eleganza”.
Incuriositi da tale fama rivestita sin dall’antichità delle finezza e delicatezza degli abiti delle donna ennese ( o di Castrogiovanni fino al 1927 dal nome arabo Cars Iannar), il gruppo ha cominciato a ricercare sul territorio notizie e ragguagli sull’abbigliamento maschile e femminile attraverso citazioni, schizzi, fotografie, descrizioni e ritratti.
Utilissimo a tal proposito è stato l’immancabile volume del Pitrè (Palermo 1870) “La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano” dove al capitolo IV sui costumi delle donne recita: “ correva e forse corre ancora un abito festivo della massara di Castrogiovanni, con vistina, gonnella di seta damascata a strisce; cuttetta, corpetto di seta a fiori; curvirtina, pezzuola di lino bianco che copre il petto; mantillina, di seta damascata pur essa; gulera, vezzo di corallo; circuna, cerchietti grandi alle orecchie”; nonché il volume di Angelo Varelli (Enna 1993) “ L’ennese. Parole, frasi, aneddoti…” dal quale abbiamo attinto i termini originali che descrivevano l’abbigliamento.
Mettendo insieme il materiale raccolto e coadiuvati ancora dalla preziosa figura dello storico Rocco Lombardo, il quale ci ha anche fornito degli utili schizzi a matita appartenenti alla famiglia Marchese di Enna, sono stati riprodotti gli abiti nulla lasciando alla fantasia ed al libero arbitrio, ma cercando, per quanto possibile, di rimanere fedeli alla qualità dei tessuti, ai colori, ai modelli, alle fattezze delle pettinature, dei copricapi, dei gioielli e delle scarpe.